L’Italia ha già visto momenti difficili nella sua storia. Il mondo intero ha già vissuto periodi che lo hanno messo alla prova. In tutti questi casi gli uomini si sono trovati, così come ora, ad un bivio interiore e materiale: morire o lottare e rinascere.
La storia ci insegna che l’uomo fatica ad apprendere il nuovo, eppure una sorta di fede incrollabile, o meglio il bisogno profondo di pace e serenità, lo porta a risalire la china e a ripartire.
La storia, ed anche la storia sportiva, ci mostrano come l’unica via d’uscita in momenti che costituiscono una prova, consista nel giocare le nostre migliori risorse per trovare nuove soluzioni.
Per certi aspetti possiamo considerare questo periodo un passaggio che coinvolge il mondo intero. Ciascuno di noi ha vissuto momenti difficili nella propria vita personale e familiare ma ora il discorso é un poco diverso, diverso perché il passaggio riguarda il mondo intero.
Visto con lenti diverse, questo é un periodo particolarissimo che, nel rispetto di tanti esseri umani che se ne sono andati e che ancora soffrono, può spingerci a buttare il cuore oltre l’ostacolo con una nuova visione di una sola umanità.
E se dipendesse da noi, da tutti noi, imparare qualcosa da questo periodo?
Possiamo lasciarlo scorrere, se ci riusciamo, dimenticarlo e ripartire dimenticando tutto, oppure possiamo “varcare un passaggio” e trarre il meglio da tutto questo per crescere.
Nel grande rispetto di persone che ci hanno salutato e che hanno sofferto, per molte altre persone questo é stato ed é un periodo di rallentamento forzato. Uno stop imposto e di rapporti a distanza che per molti ha fatto emergere la fame di umanità, di calore, di conforto, di solidarietà.
Prima di questa pandemia Covid-19 molti noi erano, forse, meno attenti al bisogno di rapporti veri e significativi. L’isolamento imposto ha fatto e fa emergere ogni giorno quanto la vicinanza emotiva sia un grande supporto, quanto tutti noi, in fondo, ne abbiamo bisogno, quanto sia “naturale” e costruttivo avere un rapporto con i propri figli e quanto siamo poco allenati a vivere rapporti sinceri con mogli, mariti, compagni che, con i ritmi di vita ante Covid-19, vedevamo spesso solo di sera.
Una vita in famiglia, una vita che richiede rapporti diretti senza scuse, una vita vicina, anche grazie ai social, a tutta la famiglia umana che in tutto il mondo spera e lotta per una rinascita.
Questo periodo potrebbe essere un’occasione per esprimere il meglio della nostra umanità ma questo non avverrà per caso: dobbiamo individualmente ascoltare cosa realmente desideriamo nella vita e non dimenticarlo tra due mesi. Sì perché molti di noi dimenticano. Tuttavia, l’unico modo per crescere é diventare maggiormente consapevoli di cosa desideriamo davvero e investire risorse per raggiungere l’obbiettivo.
Diventare insieme, e prima ancora individualmente, più grandi, più coscienti dei valori che vogliamo esprimere e di quelli che non ci rappresentano, é un passaggio importantissimo. Ce n’é un gran bisogno e dipende da noi cogliere l’occasione, affrontare le nostre paure e difficoltà, oppure dimenticare.
Possiamo accogliere questa Pasqua 2020, con un cuore nuovo, con una visione nuova, dipende da noi!
Un abbraccio da Apis Italia